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=> Iniziativa: "Cosmetici e sperimentazione animale"
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Iniziativa: "Cosmetici e sperimentazione animale"

Introduzione

La questione della sperimentazione preventiva, che la legge impone per immettere in commercio un prodotto cosmetico, è una materia ben più complessa di quanto possa apparire a prima vista.

È necessario definire cosa si intende per "prodotto cosmetico", quali siano i test su animali specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici e quali invece vengano eseguiti comunque (sia che l'ingrediente venga usato nei cosmetici o meno), che cosa impone la legge a riguardo, cosa significa la dicitura "cruelty-free" apposta sui prodotti cosmetici e quali siano le ditte che sono veramente cruelty-free.

In breve, possiamo dire che l'etichetta apposta sul prodotto non ha alcun valore (simbolo del coniglietto, scritta "cruelty-free", ecc.) perché si riferisce solitamente al prodotto finito, mentre il problema sono i test su animali per i singoli ingredienti che compongono il prodotto finito.
Se si vuole andare sul sicuro, occorre comprare SOLO i prodotti delle ditte indicate nella "lista delle ditte cruelty-free".

Cosa viene definito prodotto cosmetico e cosa impone la legge

È necessario definire cosa si intende per "prodotto cosmetico", perché la legge impone procedure specifiche per i cosmetici e per i farmaci, diverse tra loro.

Un cosmetico è definito tale solo se ha un'azione locale (pelle, occhio, ecc.). Se può invece reagire con l'organismo ed essere metabolizzato, è scientificamente da considerare un farmaco, anche se poi viene venduto come cosmetico. Dipende quindi dal tipo di ingrediente: un ingrediente ad alta penetrazione entrerà in contatto con organi interni e quindi subirà anche i test per farmaci, un ingrediente a bassa penetrazione solo quelli per cosmetici. Quindi varia da caso a caso (circa nel 50% dei casi sono necessari test specifici per farmaci).


Direttiva 92/32/CEE per test di tossicità


Per proteggere uomo e ambiente, la direttiva europea 92/32/CEE prevede, per ogni nuova sostanza chimica, approfonditi studi chimici, fisici e tossicologici, che fanno uso di test su animali.

Questa direttiva impone, per l'etichettatura delle sostanze chimiche, i seguenti test:

tossicità acuta (alte dosi della sostanza sotto test vengono somministrate agli animali in una unica volta. Es. LD50);
tossicità ripetuta (dosi più basse per periodi di tempo più lunghi);
tossicità cronica (dosi basse per tutta la vita dell'animale);
mutagenesi (la capacità della sostanza sotto test di far mutare le cellule dell'organismo);
teratogenicità (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole);
cancerogenicità (la capacità di creare il cancro).
 

Oltre a questi test, gli ingredienti dei prodotti cosmetici e dei farmaci sono sottoposti anche ad altri test, regolati da altre direttive. I test di base imposti da questa direttiva vanno comunque eseguiti su ogni nuova sostanza chimica. Se e quando i test su animali specifici per i prodotti cosmetici verranno aboliti, questo non porterà all'abolizione totale dei test su animali per questi prodotti, perché rimarranno obbligatori i test di base, eseguiti per qualsiasi sostanza chimica: olio per la macchina, inchiostro per le penne, additivi alimentari, detersivi, ecc.

Questa direttiva è dotata di un allegato tecnico che specifica i test da usare, e che prevede l'adeguamento al progresso tecnico. Questo significa che è già previsto dalla direttiva che i metodi di test si adeguino alle nuove scoperte e tecnologie, e che i metodi senza uso di animali possono quindi entrare di diritto tra quelli utilizzabili.

Per introdurre l'uso di metodi senza animali, non risulta quindi necessario modificare la normativa 92/32/CEE ma soltanto il protocollo sperimentale presente nell'allegato 2, sostituendo quello attualmente basato su prove di sperimentazione animale con uno che si avvalga di metodologie che non fanno uso di animali.


Direttiva 76/768/CEE sui cosmetici


È la direttiva che impone di utilizzare animali per i test specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici. Gli ingredienti già presenti in commercio nel 1976, anno di approvazione della direttiva, sono stati elencati in una lista detta "Positive List": queste sostanze non necessitano di ulteriori test per poter essere usate in un prodotto cosmetico. Quindi, i cosmetici che hanno come ingredienti solo le sostanze della Positive List sono gli unici che sicuramente non incrementano il numero di animali usati dopo il 1976.

Per i test specifici per i cosmetici, l'animale più utilizzato è il coniglio. Di seguito sono indicati alcuni dei test utilizzati per i prodotti cosmetici:

Effetto tossico da valutare Irritazione dell'occhio
Test su animali Draize test oculare: la sostanza viene posta nell'occhio dei conigli immobilizzati e viene lasciata per ore o giorni, valutando l'infiammazione dell'iride e la distruzione della cornea
Metodo sostitutivo Test di Bettero: utilizza lacrime umane in coltura
Effetto tossico da valutare Irritazione della pelle
Test su animali Draize test cutaneo: come sopra, ma sulla pelle tosata e/o scorticata. Si valuta l'irritazione provocata dalla sostanza
Metodo sostitutivo Skin2: utilizza una speciale coltura di pelle umana
Effetto tossico da valutare Corrosione della pelle
Test su animali Come sopra, ma si valuta, invece dell'irritazione, la distruzione della pelle
Metodo sostitutivo Corrositex: utilizza una speciale membrana e rivelatori chimici. VALIDATO
Effetto tossico da valutare Fototossicità (interazione con la luce e conseguenti effetti tossici)
Test su animali Valutazione di danni cellulari
Metodo sostitutivo Colture di tessuto per valutare le reazioni e i danni
Effetto tossico da valutare Fotoirritazione (interazione con la luce e conseguenti effetti irritanti)
Test su animali Valutazione delle irritazioni della pelle dopo l'avvenuta esposizione alla luce
Metodo sostitutivo Solatex PI: il metodo utilizza una speciale membrana e indicatori chimici
Effetto tossico da valutare Assorbimento percutaneo (azione di penetrazione nell'organismo)
Test su animali Valutazione, dopo l'uccisione dell'animale, dell'accumulo nell'organismo a partire dall'applicazione sulla pelle
Metodo sostitutivo Pelle umana in coltura
 

Solo uno dei test alternativi senza uso di animali è stato validato dall'ECVAM, organismo Europeo designato a tale scopo, dal 1992 al 2002: il Corrositex. Sono stati validati anche altri metodi, che non usano animali vivi, ma usano cellule di animali. Prevedono quindi una minor sofferenza per l'animale, che non viene usato da vivo, ma ne prevedono comunque l'uccisione. Inoltre, da un punto di vista scientifico, questi test continuano ad avere lo stesso difetto di quelli "in vivo" su animali: usano una specie diversa da quella target (l'uomo) e quindi il risultato non è affidabile. Molto più sensato e scientificamente valido sarebbe invece usare cellule e tessuti umani.


La battaglia legale: la Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici. Cronistoria e situazione attuale

La Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici, adottata nel giugno 1993, come sesto emendamento della direttiva 76/768/EEC, ha tra i suoi scopi quello di eliminare le prove su animali specifiche per gli ingredienti dei prodotti cosmetici, e per il prodotto finito. La storia di questa direttiva è stata lunga e travagliata: la sua reale applicazione è sempre slittata di due anni in due anni, in quanto subordinata alla convalida (o "validazione", neologismo usato in gergo per indicare il processo di approvazione ufficiale di un metodo alternativo) di metodi alternativi, e a tutt'oggi la piena applicazione non è ancora avvenuta. Nella migliore delle ipotesi, il bando completo a tutti i test cosmetici su animali potra' avvenire nel 2018.

Fin dall'adozione di questa Direttiva è apparso chiaro lo "scontro" in atto tra Parlamento Europeo e Commissione: mentre da una parte il PE chiedeva l'applicazione effettiva della direttiva stessa, la Commissione affermava l'impossibilità di tale applicazione a causa della non esistenza di metodi alternativi - secondo il giudizio della Commissione - sufficientemente sicuri.

Una prima data per l'entrata in vigore del divieto di uso di animali per i test cosmetici (ingredienti e prodotto finito) era stata fissata per il 1 gennaio 1998. Ad ogni scadenza, la data è stata posposta di 2 anni per volere della Commissione.

Al primo gennaio 1998 è stata invece ipotizzata dalla Commissione la preparazione di una proposta per il divieto di utilizzo di animali per i soli test sul prodotto finito, in quanto la Commissione ha rilevato che in questo campo non erano più necessari test su animali, allo stato corrente del progresso tecnologico. Questo divieto non è comunque mai stato effettivamente sviluppato e posto in essere.

Nei successivi rapporti di PE e Commissione, si può notare che, quello che il PE chiede, e che viene puntualmente rifiutato dalla Commissione è:

divieto di realizzazione e commercializzazione di prodotti contenenti ingredienti testati su animali;
obbligo di etichettatura "Testato su animali" per i cosmetici i cui ingredienti e/o il prodotto finito sono stati testati con test su animali dopo l'entrata in vigore della direttiva.
 

Il Consiglio, nel febbraio 2002, si dichiara sostanzialmente d'accordo con la Commissione: le due istituzioni arrivano così a un accordo pieno tra loro, in contrasto netto coi voleri del PE.

Nel maggio 2002 il PE reitera le sue posizioni, e non si dichiara d'accordo con le posizioni di Consiglio e Commissione.

Nel luglio 2002 La Commissione rifiuta nuovamente le richieste del PE.

Il 27 gennaio 2003, dopo la terza lettura da parte del Consiglio, è stata approvata la seguente proposta:

divieto assoluto di test su animali (per gli ingredienti) entro il 2009, in tutti i Paesi membri dell'UE;
divieto di vendita di cosmetici che usano ingredienti testati su animali (in qualunque Paese siano stati prodotti) per la maggior parte dei test entro l'anno 2009;
divieto di vendita per tutti i cosmetici testati su animali comprese le 3 aree rimaste escluse dal punto precedente (tossicocinetica, tossicità riproduttiva, tossicità a dosi ripetute) entro il 2013, ma con possibilità di slittamento se non sono stati sviluppati test alternativi adeguati.

L'11 marzo 2009 è effettivamente entrato in vigore quanto previsto nel 2003, quindi attualmente vale la situazione (teorica, perché deve poi essere recepita da ogni Stato Membro) sopra indicata: esiste il divieto di test su animali per prodotto finito e ingredienti realizzati all'interno dell'UE e il divieto di vendita di cosmetici il cui prodotto finito e i cui ingredienti siano stati testati su animali al di fuori dell'UE, per qualsiasi tipo di test tranne quelli riguardanti 3 specifiche aree (tossicità riproduttiva, tossicità a dosi ripetute, tossicocinetica).

Questo ulteriore passo del marzo 2009 non significa che da adesso in avanti si può comprare qualsiasi marca di prodotto per l'igiene personale o make-up senza problemi. Questo potrà avvenire, se tutto va bene, forse nel 2018. Per adesso bisogna continuare a far riferimento alle marche che già da tempo aderiscono volontariamente allo Standard cruelty-free, per due motivi: primo, questa direttiva è solo parziale, e la sperimentazione su animali è ammessa ancora per 3 tipi di test (il divieto totale entrerà in vigore nel 2013, salvo ulteriori slittamenti); secondo, prima che ciascuno stato europeo la recepisca, ed entri realmente in vigore, dovranno passare ancora altri anni, quindi sarà solo ne 2018 che, nella migliore delle ipotesi, potremo veramente acquistare qualsiasi prodotto di questo tipo senza far attenzione alla marca, con la certezza che nessun test specifico per i cosmetici sia stato fatto su animali.


Proposte pratiche per l'immediato futuro


Quello che a nostro avviso ha finora impedito l'abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici è una intrinseca debolezza del processo di validazione previsto per i test di tossicità. La validazione è il processo che stabilisce l'affidabilità e la rilevanza di un metodo. L'affidabilità consiste nella riproducibilità dei risultati nello stesso laboratorio e tra laboratori diversi, e la rilevanza è la misura dell'utilità e della significatività del metodo per un certo scopo.

I test di validazione sono molto lunghi e onerosi (possono durare anche anni), e poggiano su una base scientificamente inaccettabile: un metodo si ritiene valido quando fornisce per certe sostanze risultati simili a quelli ottenuti, in passato, per le stesse sostanze mediante animali da laboratorio. Dal punto di vista scientifico questo è insensato, perché i risultati vanno confrontati con quelli noti sull'uomo, non sugli animali (perché animali di specie diverse danno comunque risultati diversi tra loro). Inoltre, non ha senso confrontare i dati ottenuti da un organismo in toto con quelli di una coltura cellulare umana. Questi ultimi sono parziali, ma danno informazioni CERTE per l'uomo, i primi sono più completi ma danno informazioni completamente incerte (quindi irrilevanti) riguardo all'effetto sull'organismo umano.

Va inoltre notato che tutti i test su animali già in uso non sono MAI stati validati (e in effetti la correlazione dei risultati da essi ottenuti e quelli ottenuti sull'uomo è molto bassa, spesso statisticamente irrilevante), ma entrano di diritto lo stesso nelle linee guida, accettate a livello mondiale, dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD - Organization for Economic Cooperation an Development).


Lo Standard internazionale "Non testato su animali" e le etichette

Ad oggi, il test sul prodotto finito è vietato in Europa, così come la vendita di prodotti realizzati e testati fuori Europa. I test avvengono invece sui singoli ingredienti: è il test fatto sugli ingredienti a essere la discriminante tra prodotto "cruelty-free" o meno.

La definizione di "cruelty-free" è opinabile: potremmo definire cruelty-free solo quelle ditte che usano ingredienti della positive list (ingredienti presenti sul mercato prima del 1976, anno in cui è entrato in vigore l'obbligo dei test su animali specifici per i cosmetici), ma ormai quasi nessuna azienda è in grado di soddisfare questo criterio così stringente.

È nato così lo Standard internazionale "Non testato su animali" che dà una definizione meno stretta ma completamente accettabile ed efficace. Una ditta, per essere cruelty-free nel senso stabilito dallo Standard stesso deve:

non testare su animali il prodotto finito, né commissionare a terzi tali test sul prodotto finito;
non testare i singoli ingredienti, né commissionare a terzi questi test;
per gli ingredienti comprati già testati dai fornitori, deve dichiarare che questi test sono avvenuti prima di un dato anno a sua scelta (per esempio, 1995), e impegnarsi a non comprare ingredienti testati dopo quell'anno. Il che significa NON usare più alcun ingrediente (chimico, di sintesi) nuovo. Mentre può usare ingredienti completamente vegetali o anche di sintesi ma già in commercio prima dell'anno scelto.

Così facendo, non si incrementa di fatto la sperimentazione su animali, solo che la data non è il 1976 ma un'altra data scelta da ciascuna azienda.
Ovviamente, questi prodotti non sono cruelty-free nel senso che i loro ingredienti non sono mai stati testati su animali, e questo vale anche per quelli che usano ingredienti delle Positive List, perché anche la maggior parte di quegli ingredienti sono stati, in qualche momento del passato, provati su animali. Ma sono cruelty-free nel senso che non incrementano la sperimentazione su animali.
Quel che è fatto è fatto, ma da un certo anno in poi nessun animale in più dovrà morire per creare questi prodotti.

Nota: Una precisazione per i più pignoli: i test presi in considerazione da questo Standard sono solo i test specifici per i cosmetici, NON quelli di base. Questo significa che, in teoria, una ditta potrebbe usare ingredienti testati su animali per i test di base, ma non per i test cosmetici. Ma questo non è possibile, dato che i test specifici per i cosmetici sono obbligatori, e quindi se viene creato un nuovo ingrediente questo deve essere sottoposto sia ai test di base sia a quelli specifici per i cosmetici. Di fatto, dunque, assicurare di non compiere test cosmetici dopo una certa data equivale ad assicurare di non usare alcun ingrediente nuovo. Per questo motivo, questo Standard ha senso anche per i detersivi, per i quali non sono previsti test aggiuntivi come per i cosmetici, ma solo quelli di base. Se si assicura di non usare nuovi ingredienti a partire dalla data fissata, si è certi di evitare nuovi test su animali anche per questi prodotti.


Ingredienti di origine animale

La definizione di cruelty-free legata allo Standard, comprende solo la questione dei test su animali, ma non l'eventuale provenienza degli ingredienti usati. Quando gli ingredienti derivano da sfruttamento e uccisione di animali, anche se non testati, non possono comunque essere considerati cruelty-free. Questi ingredienti sono: grassi animali, olii animali, gelatina animale, acido stearico, glicerina, collagene, placenta, ambra grigia, muschio di origine animale, zibetto, castoreo, latte, panna, siero di latte, uova, lanolina, miele, cera d'api.

Le ditte che aderiscono allo Standard per lo più evitano di usare questo genere di prodotti, quindi sono cruelty-free anche sotto questo punto di vista, ma conviene controllare gli ingredienti prima dell'acquisto.


Etichette


Le etichette - simboli e diciture più o meno dettagliate - trovate su cosmetici e detersivi non hanno alcun valore per quanto concerne l'adesione allo Standard di cui sopra, e quindi l'effettiva assenza di "crudeltà" nel prodotto in questione.

La dicitura "Non testato su animali", "Contro i test su animali", "Testato clinicamente", "Testato dermatologicamente", oppure il simbolo del coniglietto non hanno alcuna importanza, perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, come abbiamo visto, vale per tutte le ditte, e non è quindi una discriminante. Ciò che veramente importa è che i singoli ingredienti non siano testati su animali. E questo non è assicurato da alcuna dicitura o simbolo. O meglio, esiste un simbolo che rappresenta lo Standard, il "leaping bunny" (coniglietto che salta) circondato da alcune stelline, ma è riportato solo su pochi prodotti aderenti allo Standard.

Quindi, la discriminante per essere cruelty-free è l'adesione allo Standard, ma questo non è riportato in alcuna etichetta: occorre conoscere la lista delle ditte che hanno aderito formalmente allo Standard internazionale "Non testato su animali".


Le ditte "cruelty-free": quali sono e dove trovare i loro prodotti

La lista delle aziende "cruelty-free" è compilata tenendo conto dell'autocertificazione di adesione allo Standard "senza crudeltà" inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della "Guida ai prodotti non testati su animali", e/o del superamento dei controlli effettuati da ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione.


Lista delle ditte e delle marche "cruelty-free"


Queste ditte non testano il prodotto finito, non commissionano test su prodotto finito e ingredienti, e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l'anno di adesione a questa policy. Così, di fatto, non incrementano la sperimentazione su animali.

TUTTE le altre NON sono da considerarsi "cruelty-free", anche se riportano sulle confezioni la dicitura "non testato su animali" o simili, finché non avranno dato conferma della propria politica aziendale in uno dei due modi prima descritti.

Si consiglia di preferire le aziende certificate ICEA, che hanno accettato di sottoporsi a controlli esterni anziché operare in regime di semplice autocertificazione.

La lista delle ditte "cruelty-free" verrà aggiornata periodicamente. È disponibile il pieghevole "Cosmetici e sperimentazione animale", pronto per essere riprodotto con una comune stampante da tavolo e distribuito. Scaricalo cliccando qui.


Ingredienti di origine animale


La definizione di cruelty-free legata allo Standard, comprende solo la questione dei test su animali, ma non l'eventuale provenienza degli ingredienti usati. Quando gli ingredienti derivano da sfruttamento e uccisione di animali, anche se non testati, non possono comunque essere considerati cruelty-free. Questi ingredienti sono: grassi animali, olii animali, gelatina animale, acido stearico, glicerina, collagene, placenta, ambra grigia, muschio di origine animale, zibetto, castoreo, latte, panna, siero di latte, uova, lanolina, miele, cera d'api.

Le ditte che aderiscono allo Standard per lo più evitano di usare questo genere di prodotti, quindi sono cruelty-free anche sotto questo punto di vista, ma conviene controllare gli ingredienti prima dell'acquisto.

Nella lista sottostante è indicato - per ciascuna marca - se questa usa ingredienti animali in alcuni prodotti oppure no.


DETERSIVI cruelty-free (pavimenti, piatti, biancheria)

ALLEGRO NATURA (BioErmi, HappyClean)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti:
www.allegronatura.it
ARGITAL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele, Propoli, Cera.
_contatti:
www.argital.it
CIBE (Econatura)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.cibelaboratori.it
HAWAY (Ekos, EcoSì, Oris)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.hawai-group.com
LYMPHA - MONDOSOLIDALE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi del commercio equo e solidale - on-line (vedi siti distributori indicati sul sito di riferimento)
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.lympha.eu
OFFICINA NATURAE (Linea Aequa equo-solidale; Linea Officina Naturae)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.officinanaturae.com
SAN.ECO.VIT (Ecoblu, Ecor, Ecoland)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.sanecovit.it
Riassumendo: Allegro Natura (BioErmi, HappyClean), Argital, Cibe (Econatura), Haway (Ekos, EcoSì, Oris), Lympha - Mondosolidale, Officina Naturae (Linea Aequa equo-solidale; Linea Officina Naturae), San.Eco.Vit (Ecoblu).


COSMETICI cruelty-free (make-up e igiene della persona)

ARGITAL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele, Propoli, Cera.
_contatti:
www.argital.it
CIBE (Mondo Naturale, Fiori&Futta-Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Antica Provenza Ligure > Linea estratti: totalmente vegetale / Linea Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina / Linea Dessert: i dessert da bagno contengono latte. Mondo Naturale e Fiori&Frutta-Antico Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina
_contatti:
www.cibelaboratori.it, www.fioriefrutta.it
COOP
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati COOP (tutti i prodotti per l'igiene della persona a marchio COOP)
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti:
www.e-coop.it
D'AYMONS NATURALERBE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Farmacie, Fiere
_NO test dall'anno: 1978
_ingredienti animali: Quasi tutto vegan. Alcuni prodotti contengono
miele, propoli, polline. Cercare il marchio VEGAN sulla confezione.
_contatti:
www.daymonsnaturalerbe.it
DERBE (Regenè, Speziali Fiorentini, Seres)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Uova (solo in Olio Derbe all'uovo e maschera all'uovo) e prodotti delle api
_contatti:
www.derbe.it
DR TAFFI
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Pappa reale e Propoli in alcune creme, alcuni prodotti contengono derivati del latte

_contatti: www.drtaffi.com
FITOCOSE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Acquisto on-line dal loro sito
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: Alcuni preparati contengono prodotti delle api
_contatti:
www.fitocose.it
FLORA-PRIMAVERA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1989
_ingredienti animali: Non rintracciabile
_contatti:
www.florapisa.it
HAWAY (Hawai, Oris, Anthyllis)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: alcuni prodotti contengono prodotti delle api e
midollo
_contatti:
www.hawai-group.com
HELAN
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, polline, propoli, cera d'api, pappa reale. Chiedere per ciascun prodotto
_contatti:
www.helan.it
INDICA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_No test dall'anno: 1978
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.indica.it
I SERAFINI
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Farmacie
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti:
www.iserafini.it
L'ERBOLARIO
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Si
_contatti:
www.erbolario.com
LINEA PROGETTO GAIA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozio Progetto Gaia, Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: In alcuni prodotti sono presenti prodotti delle api
_contatti:
www.progettogaia.it
LUSH
_fonte informazioni: Certificazione NatureWatch
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Quando non indicato con V (vegan) il prodotto è latto-ovo-vegetariano
_contatti:
www.lush.it
MONTAGNE JEUNESSE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Supermercati
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Non rintracciabile
OFFICINA NATURAE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Derivati del latte in tutte le creme, gli altri prodotti sono vegetali; il "burro di chiuri" usato in molti loro prodotti è VEGETALE
_contatti:
www.officinanaturae.com
PEDRINI (Lepo Line)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, cera d'api, propoli nei prodotti: rossetti, stick labbra, matite contorno labbra, sapone ultradelicato, detergente al miele e propoli, maschera riequilibrante all'argilla e propoli, maschera nutriente al miele, stick correttivi
_contatti:
www.lepo.it
REBIS
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: Cera d'api, lanolina in alcune creme e unguenti
_contatti:
rebiser@tin.it
REMEDIA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Per corrispondenza
_NO test dall'anno: 1992
_ingredienti animali: Cera d'api in tutte le creme e Propoli nella crema all'elicriso
_contatti:
www.remediaerbe.it
SAN.ECO.VIT (Bjobj)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.sanecovit.it
SAPONIFICIO GIANASSO (Floralia, I Provenzali)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti:
www.saponigianasso.it
TEA NATURA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Erboristerie, Centri di alimentazione naturale, Agriturismo bio, GAS
_NO test dall'anno: 2004
_ingredienti animali: Cera d'api bio e Lanolina negli unguenti
_contatti:
teanatura@libero.it
THE BODY SHOP
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: Collagene nelle perle da bagno (NON vegetariano), più altri prodotti che contengono latte, miele, etc.
_contatti:
www.the-body-shop.com

Nota: La linea The Body Shop è ancora tecnicamente cruelty-free, poiché rispetta lo Standard internazionale "non testato su animali". Tuttavia il marchio è stato acquistato da L'Oréal, che invece effettua vivisezione per tutto il resto della vasta gamma dei prodotti offerti. Comprando The Body Shop si finanzia quindi anche L'Oréal (e la vivisezione), alla coscienza di ciascuno pertanto scegliere se acquistare o meno tali prodotti.
VERDESATIVA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2004
_ingredienti animali:
Nessuno
_contatti:
www.verdesativa.com
W.S. BADGER (distribuito da Blue Moon Trade)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Prodotti delle api

_contatti: www.bluemoontrade.com
Riassumendo: Cibe (Mondo Naturale, Fiori&Futta - Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure), Coop, D'Aymons Naturalerbe, Derbe, Dr Taffi, Flora-Primavera, Haway (Hawai, Oris, Anthyllis), Helan, Indica, I Serafini, L'Erbolario, Linea Progetto Gaia, Lush, Montagne Jeunesse, Officina Naturae, Pedrini (Lepo Line), Rebis, Remedia, San.Eco.Vit (Ecoblu), Saponificio Gianasso, Verdesativa, W.S. Badger.


PRODOTTI PER L'IGIENE DEGLI ANIMALI cruelty-free

ANIWELL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Acquisto on-line dal loro sito, negozi di alimentazione biologica
_NO test dall'anno: 1994
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti:
www.aniwell.it
BIOPET
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Negozi per animali
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti:
www.biopetsrl.com
 


Marche cruelty-free STRANIERE

Le marche straniere che aderiscono allo Standard "senza crudeltà", alcune delle quali distribuite anche in Italia, sono elencate sul sito della BUAV che indica le marche da essa certificate: www.gocrueltyfree.org/companies.php.


Marche che molti credono cruelty-free, ma NON lo sono

Solo le marche sopra elencate sono acquistabili, tutte le altre non possono essere invece considerate cruelty-free, in quanto non aderiscono allo Standard. Vi sono però in particolare alcune marche che molti credono cruelty-free, a causa di dichiarazioni o pubblicità confuse delle stesse. Vogliamo ribadire che tali marche, elencate sotto, NON aderiscono allo Standard e quindi NON sono da considerarsi cruelty-free.

Se sei attualmente loro cliente, puoi scrivere loro per insistere su questo punto! Ecco l'elenco delle marche credute erroneamente creulty-free:

_AVON
www.avon.it/PRSuite/info/contact.jsp
Non esegue e non commissione test su animali, ma non garantisce gli ingredienti comprati da terze parti.

_BOTTEGA VERDE
servizioclienti@bottegaverde.it
Affermano: "Il problema di testare o no le materie prime su animali non è di nostra competenza diretta".

_ECOVER (detersivi)
Giudizio negativo di Peta Usa e Naturewatch UK: gli ingredienti NON sono garantiti.

_L'AMANDE/GAVARRY
info@gavarry.it
Affermano che la maggior parte degli ingredienti che usano è in commercio da molto tempo e quindi non incrementano i test su animali, ma non rilasciano alcuna dichiarazione certa sulla totalità dei loro ingredienti, quindi non rispettano la policy.

_LINEA ESSELUNGA (supermercati Esselunga)
Non sono garantiti gli ingredienti, non esiste una politica della "cut-off date".

_OLIO CARLI - LINEA MEDITERRANEA
info@lineamediterranea.it
Non eseguono e non commissionano test su animali, ma affermano: "Non possiamo dare altrettante garanzie per quel che riguarda il comportamento dei fornitori dei singoli ingredienti".

_UNILEVER (fanno loro test su animali) –
Lee.Hunter@unilever.com
L'azienda afferma che: "I test su animali vengono eseguiti solo quando non sono disponibili alternative".


E l'elenco, purtroppo, continua:

_AMWAY
_AVEDA
_BELLEBOLLE
_BLUEBERRY
_CLINIQUE (Estee Lauder)
_DIPROS
_ESI
_FOREVER LIVING PRODUCTS
_HETO

_HERBALIFE
_JUST
_MONTALTO NATURA
_REVLON
_SARA LEE PLANTER'S
_SOCIETÀ DEL KARITÈ


Lettera-tipo:

Come cliente interessato ad acquistare prodotti cosmetici e per l'igiene personale "senza crudeltà", vi chiedo di modificare la vostra policy sugli ingredienti che comprate da terzi: utilizzate solo ingredienti NON testati a partire da un certo anno FISSO (a vostra scelta), così da non incrementare la sperimentazione su animali!

Alcune aziende lo fanno, perché non lo fate anche voi? Nel frattempo mi vedo costretto a scegliere altre marche, tra quelle che aderiscono a questa policy.

Dal sito:


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